Se newsletter, banner, annuncio Adwords o QR code sono inviti con cui un’azienda entra in contatto o mantiene viva la relazione con i clienti, le landing page sono il momento dell’incontro, il salotto buono dove accogliere gli ospiti, offrirgli pasticcini e tè e avviare una conversazione piacevole, che intrattenga e metta a proprio agio gli invitati.
Per le attività di web marketing le landing page sono il luogo perfetto in cui far accomodare nuovi e vecchi contatti, vanno quindi studiate alla perfezione nei contenuti e nella grafica, affinché risultino efficaci strumenti di marketing relazionale.
L’obiettivo di una landing page è quello di ottenere da ogni utente una (una sola!) azione, che sia l’acquisto di un prodotto o servizio, la richiesta di maggiori informazioni o qualsiasi altro tipo di conversione abbiate individuato per la vostra attività.
Gli elementi che non devono mancare in una landing page sono:
Brand image: La landing page potrebbe essere una pagina del sito raggiungibile dal menù principale: per esempio la pagina prodotto di un sito e-commerce o la pagina dedicata ad un’offerta per il soggiorno nel vostro hotel. In alternativa, è possibile creare la cosiddetta “stand-alone page”, una pagina web non raggiungibile dal menu del sito e quindi autonoma rispetto al contesto. Se nel primo caso ci saranno vincoli grafici dettati dalla struttura del sito, e per questo spesso viene sconsigliata, nel secondo ci sarà massima libertà di agire. Tenete però sempre a mente che un design attraente non deve oscurare o far dimenticare il contesto principale (il vostro sito e la vostra brand image), la riconoscibilità di una marca è fondamentale per consolidare fiducia e trasmettere autenticità ai destinatari del messaggio. Inserisci sempre nome dell’azienda, logo e contatti; sarà un po’ come aspettare gli ospiti all’ingresso di casa per farli sentire ben accolti sin da subito.
Headline: un titolo o una brevissima frase di apertura che coinvolga e incuriosisca il lettore a continuare. Ritornando al nostro salotto potremmo paragonare l’headline ad una comoda poltrona su cui accomodarsi, al profumo del tè e dei pasticcini che si spande nella stanza e al sorriso invitante dei perfetti padroni di casa. La miglior premessa per una piacevole chiacchierata.
Prodotto o servizio al centro: un video o immagini corredate da un messaggio che siano in grado di descrivere il prodotto o il servizio da promuovere in modo chiaro, attraente e mirato ad un preciso target di clienti. Quando si conversa con qualcuno è bene guardarlo negli occhi, per rassicurarlo sul fatto che il messaggio si rivolge proprio a lui, ma anche per accertarsi che il tono della conversazione sia apprezzato dal nostro ospite, che l’argomento sia interessante e che la sua attenzione resti viva fino a fine conversazione/lettura. Per gli stessi motivi è utile rendere il discorso facile da seguire, con contenuti organizzati e un percorso di lettura non fuorviante.
Call to action: Eccoci al dunque! Dopo aver raccontato nel modo più persuasivo possibile perché quel prodotto o servizio fa giusto giusto per il cliente, è ora di passare la parola a lui, magari suggerendogli il tipo di conversione che vorremmo fargli compiere. Una call to action efficace non è “clicca qui”, ma “compila il form”, oppure “acquista subito”, “scarica la versione di prova gratuita”, ecc… Mettetevi sempre nei panni del destinatario per capire come meglio invitarlo all’azione e come si diceva sopra, concentratevi su una azione sola per landing page.
Value Proposition: La value proposition (promessa di valore) non è un “pezzo” di landing page, è invece una frase o un’idea che dovete aver ben chiara perchè ispirerà la landing page, e permetterà di tarare tutte le sue parti. Per il vostro ospite potrebbe tradursi in quell’atmosfera particolare che rende così speciale il tempo trascorso insieme. Solitamente si parla di Value Proposition per una azienda, che potrebbe averne anche più di una. Nella landing page invece è necessario concentrarsi su una sola promessa di valore, quella giusta che possa spingere il vostro lettore all’azione.
Infine, l’ultimo consiglio, è quello di ricordarsi sempre di ragionare in termini di relazione piuttosto che di vendita. Noi abbiamo paragonato una landing page ad una visita a casa di amici o conoscenti, Flint McGlaughlin, CEO di Meclabs e guru della Value Proposition Optimization, lo sintetizza chiaramente con questa frase: “le persone non comprano dai siti web, le persone comprano dalle persone”.