Molti studi sul comportamento degli utenti online dimostrano che una bassissima percentuale di utenti che accede a un sito web per la prima volta concretizza una conversione (tipicamente un acquisto, un contatto, una prenotazione) durante la prima visita. Tramite il remarketing abbiamo l’opportunità di inseguire gli utenti per invogliarli a ritornare sul sito e convincerli a compiere l’azione da noi desiderata, la conversione.
Tutto ciò può essere fatto in vari modi: in questo articolo spiegheremo il remarketing base indicando i vantaggi principali e ti daremo qualche spunto interessante che deriva dalla nostra esperienza.
Non hai mai fatto una campagna remarketing con AdWords? Hai sentito o letto tante volte questa parola ma non sai di cosa si tratta? Sicuramente l’hai subìto! Ti sarà capitato almeno una volta di fare qualche ricerca su portali di hotel come Booking.com o di voler acquistare un prodotto su Amazon… Magari stavi semplicemente cercando informazioni sui prezzi dell’hotel o sul prodotto che desideri, perciò non hai effettuato la prenotazione/acquisto.
Continuando a navigare sul web anche in siti che trattano di argomenti totalmente differenti, come siti di informazione, sportivi, meteo avrai notato messaggi e banner pubblicitari che ti invitavano a tornare su Booking per prenotare la camera dell’hotel che avevi visto o su Amazon per comprare il prodotto che desideravi o accessori a esso correlati.
Bene: questo è il remarketing! Non avendo soddisfatto l’obiettivo finale del sito che hai visitato, vieni sommerso da messaggi promozionali subito dopo e nei giorni successivi, messaggi che ti invogliano a tornare sul sito, che ti ricordano che eri interessato… Tutto questo allo scopo di continuare ad alimentare il tuo desiderio di usufruire di quel servizio o prodotto. In pratica, cosa succede? Tramite i cookie, sei stato inserito in liste di remarketing di utenti che non hanno effettuato una conversione e per questo sarai “tartassati” di messaggi per convincerti a convertire. Con Google AdWords anche tu puoi fare lo stesso.
Come creare una campagna Remarketing
Passando alla fase un po’ più tecnica, per poter creare delle campagne remarketing su AdWords è necessario raccogliere degli elenchi di utenti che hanno visitato il tuo sito o una o più pagine che per te hanno un’importanza particolare. Per fare ciò, è possibile usare la piattaforma di Google AdWords e oppure Google Analytics:
- Per impostare il remarketing tramite AdWords sarà sufficiente accedere al pannello, andare sulla schermata “Campagne” e cliccare sulla colonna di sinistra sulla voce “Libreria Condivisa”. Fra le varie voci che compaiono clicca su “Segmenti di pubblico” e in seguito su “Imposta il remarketing” sotto a “Visitatori del sito web”. Successivamente, apparirà un messaggio da spuntare nel caso in cui tu voglia fare degli annunci dinamici: tralascia questo messaggio perché è una versione di remarketing più complessa e prosegui su “Imposta il remarketing”. A questo punto riceverai un piccolo snippet di codice da inserire in tutte le pagine del sito. Fatto ciò, potrai creare i vari elenchi di visitatori che poi andrai a inseguire.
- Per impostare il remarketing tramite Analytics, il tag di Google Analytics deve essere presente sul tuo sito web e bisogna collegare Google AdWords a Google Analytics. Inoltre, bisogna attivare la funzione di generazione dei rapporti di remarketing e quella per la pubblicità all’interno di Analytics. Come farlo? Segui il percorso “Amministrazione” e “Informazioni sul monitoraggio”; vai a “Proprietà” e clicca su attiva sui due pulsanti all’interno di “Raccolta dati”. In questo modo potrai creare gli elenchi di utenti seguendo questo percorso all’interno di Analytics: “Amministrazione” e “Definizione dei segmenti di pubblico” sotto Proprietà “Segmenti di pubblico”.
Il remarketing funziona in egual modo utilizzando l’uno o l’altro metodo: noi suggeriamo il remarketing tramite Analytics in quanto permette di creare elenchi molto più profilati e le informazioni raccolte tramite l’attivazione delle funzioni pubblicitarie arricchiscono anche altri report all’interno di Analytics, che quindi sono molto utili anche al di fuori delle logiche AdWords.
I vantaggi dell’utilizzo di una campagna remarketing
• Componente strategica: è in grado di aumentare il ritorno sull’investimento (ROI) dinamizzando le vendite sul sito, aumentando le registrazioni o semplicemente promuovendo la notorietà del brand.
• Raggiungi gli utenti più propensi all’acquisto: sapendo che gli utenti hanno già visitato il tuo sito e magari un determinato prodotto o offerta di soggiorno, puoi creare dei messaggi ad hoc più pertinenti riaccendendo ancora di più il desiderio di tornare sul sito ed effettuare la conversione.
• Elenchi personalizzati per i tuoi obiettivi: crea più elenchi in modo da mostrare diversi messaggi ma più pertinenti ad ogni categoria di utenti.
• Copertura su larga scala: puoi raggiungere gli utenti dei tuoi elenchi per il remarketing sui loro dispositivi mentre navigano su oltre 2 milioni di siti web e app per dispositivi mobili.
• Creazione semplificata degli annunci: puoi produrre gratuitamente più annunci di testo, illustrati e video grazie alla galleria di annunci su AdWords.
• Costi più bassi: essendo una campagna che viaggia sulla rete display ha generalmente dei costi per click più bassi rispetto alle search.
Nel 99,99% dei casi quando un cliente chiede di impostare una campagna remarketing lo fa per andare a colpire quegli utenti che non hanno effettuato una conversione sul sito. Giustissimo, è quello di cui abbiamo parlato fino ad ora. Ma perché non andare oltre e sfruttare le tante potenzialità che ha questo strumento? Perché dovremmo colpire solo i “non clienti”? Il remarketing può essere utilizzato anche sui clienti già acquisiti, ad esempio su coloro che hanno già effettuato un acquisto.
Vediamo insieme qualche esempio di remarketing.
Prendiamo ad esempio un fiorista o una profumeria che vende online. Durante l’anno ci sono diverse occasioni in cui un utente potrebbe rivolgersi a te: compleanni, anniversari, eventi che variano per ogni utente, ma anche eventi che ogni anno cadono sempre nello stesso periodo come San Valentino (14 febbraio) e la festa della mamma (seconda domenica di maggio). Cominciamo creando un elenco di tutti coloro che hanno acquistato un mazzo di fiori o un profumo per la loro amata nella settimana precedente a San Valentino e manteniamoli nella lista per 90 giorni. Perché proprio 90 giorni? Perché la festa della mamma cade sempre circa 3 mesi dopo San Valentino e chi compra fiori alla propria amata probabilmente lo farà anche per la propria mamma o per l’amata nel caso in cui sia mamma! Una decina di giorni prima della festa della mamma potremmo far partire i nostri annunci di remarketing che saranno visualizzati soltanto da coloro che sappiamo aver già effettuato un acquisto sul nostro sito per San Valentino. In questo modo andremo a ricordare loro che 3 mesi prima si erano tolti il pensiero del regalo proprio sul nostro sito e possono sfruttarci nuovamente! Facendo dei banner emozionali e con le giuste call to action possiamo agevolmente riportarli sul nostro sito per completare un nuovo acquisto.
Questo un esempio di banner per campagna remarketing realizzato da noi per Profumerie Sabbioni
Il remarketing rappresenta una grossa risorsa per incrementare le conversioni e il ROI. Nonostante questo, non è da considerare come l’unica e sola arma a disposizione, ma essa stessa funziona meglio se inserita all’interno di una strategia di promozione ben organizzata che preveda anche altre forme di promozione per portare utenti profilati sul sito che poi verranno inseguiti tramite le campagne remarketing. Come qualsiasi altra tipologia di campagna AdWords ha bisogno di essere seguita, curata ed ottimizzata. Per questo ti consiglio di affidarti a un professionista.
Se vuoi approfondire l’argomento Remarketing contattaci, saremo lieti di aiutarti.