E’ finita, o almeno lo sarà a brevissimo. Per Flash l’agonia è stata lunga almeno due anni, ma ora è arrivato il momento di ritirarsi dal mercato del mobile. Lo ha annunciato Adobe in questi giorni, che non è in programma lo sviluppo di nessuna nuova implementazione per Android 4.1.
A partire dal 15 agosto prossimo anche il Google Play Store (ex Android Market) non permetterà di scaricare più l’applicazione Flash per Android, così che gli unici che potranno continuare ad accedere a piccoli aggiornamenti e ad update di sicurezza dopo quella data saranno i device più vecchi che avranno installato il player in precedenza.
Già qualche mese fa un altro abbandono di un certo peso era stato quello di Microsoft, che nell’aggiornamento annuale del sistema operativo Windows Phone 7.5 (Mango) aveva scelto di non supportare più il player di Adobe. Mancava solo di staccare definitivamente la spina, ed è quello che ha fatto Android con il nuovo update presentato in questi giorni, nome in codice Jelly Bean.
Non è che la notizia sia del tutto inaspettata, lo scorso novembre Adobe aveva anticipato la decisione di interrompere lo sviluppo del plugin Flash per browser mobile, per concentrare le proprie risorse su HTML5.
Steve Jobs aveva visto lontano, quando oltre due anni fa dichiarava “Flash è stato creato nell”era dei PC, per i PC e i mouse. L”era mobile è centrata su dispositivi a basso consumo, interfacce touch e standard web aperti, tutte aree in cui Flash è deficitario”. Il CEO di Cupertino l’aveva scritto in una lettera aperta intitolata “Pensieri su Flash” pubblicata sul sito della Apple il 29 aprile 2010. Dopo aver spiegato in sei punti i motivi per cui l’azienda sceglieva di escludere la tecnologia Flash da iPhone e iPad concludeva: “I nuovi standard aperti creati nell’era del mobile, come HTML5, vinceranno sui dispositivi mobile (e anche sui PC). Forse Adobe dovrebbe concentrarsi di più per creare grandi strumenti HTML5 per il futuro, e meno nel criticare Apple per essersi lasciata il passato alle spalle”.
In questi ultimi anni, anche grazie alla presa di posizione di Apple, sono stati ben evidenziati i limiti della tecnologia Flash, limiti che non riguardano solo l’accesso da mobile. Lentezza di caricamento, difficoltà di navigazione, impossibilità di indicizzazione erano forse quelli più importanti da tenere in considerazione per chi ancora non si era deciso ad aggiornare i contenuti del proprio sito.
Adesso la sentenza è definitiva, e l’epoca in cui si navigherà più da smartphone che da pc è talmente vicina che mantenere in vita un sito realizzato con Flash significherebbe, almeno a fini promozionali, essere esclusi, invisibili e quindi tagliati fuori da tutti i giochi.
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