Brighton-seo

BrightonSeo 2017: uno sguardo sul futuro della SEO

Erano più di 3 anni che “tentavo la fortuna” per accaparrarmi uno dei biglietti gratuiti che ogni anno BrightonSeo mette a disposizione degli addetti ai lavori e colleghi. Dopo 3 anni di prove, sono riuscita a conquistarne uno e a vivere, il 7 Aprile scorso, una delle esperienze migliori che abbia vissuto negli ultimi anni a livello di formazione SEO.

BrightonSeo è uno degli appuntamenti irrinunciabili dai Seo e non solo nel grande calendario di eventi internazionali che ogni anno si si svolgono in Europa: con una giornata di training approfonditi e focalizzati su un unico argomento il giovedì e la conferenza globale il venerdì, ha visto presenti più di 3500 specialisti marketer e SEO provenienti da tutta Europa.

BrightonSeo-Titanka

Una giornata di formazione intensissima, per la prima volta presso il “The Center”, il grande polo di incontri di Brighton, affacciato sul mare del Nord: una formula per me completamente nuova, 3 speech uno dietro l’altro di un argomento, con pausa alla fine dei 3 interventi e cambio di argomento per i 3 speech successivi.

Il Futuro della ricerca, i contenuti, la link building, Seo Audits, Intelligenza Artificiale e Machine Learning, promozioni locali, Seo tecnica, PPC e futuro delle campagne a pagamento, Video e Realtà Virtuale e molto altro ancora…

Il mio percorso nella giornata si è sviluppato soprattutto nella sala principale in cui si è parlato di Futuro della Ricerca e incontri tecnici sulla Seo Audit.

Una venue speciale, enorme, quasi labirintica, dove caffè e dolci non sono mancati per tutta la giornata.
Stand e grandi aziende di tool marketing e SEO mi hanno offerto di tutto, da trial dei loro programmi, a tazze del caffè a magliette con dichiarazioni di portavoci di Google! Un vero “parco giochi” dei SEO completato con l’angolo di giochi vintage!

fun-brighton-seo

Il futuro della SEO è qualcosa che non mi sarei mai aspettata quando iniziai questo lavoro 11 anni fa: un solo dispositivo, desktop, solo risultati organici e poca concorrenza ppc, solo risultati HTML senza caroselli di foto nè di notizie.
Ad oggi Google è un motore di ricerca di intenti, di risposte a domande fatte in maniera indiretta e i suoi risultati ne sono la conferma. Ma il futuro, non troppo lontano (si parla del 2020), ci parla dispositivi no-screen (senza schermo) da cui gli utenti faranno le loro ricerche e ricerche sempre più vocali. I dati sono chiari: 1 ricerca su 10 viene fatta vocalmente tra dispositivi mobile e assistenti vocali (Amazon Echo, Google Home, Siri, Ok Google…) entro il 2020 saranno più del 50% le ricerche effettuate vocalmente.

Il consiglio dato da Raj Nijjer, primo speaker della plenaria è quello di gestire il proprio brand su qualsiasi canale in maniera diretta: non dobbiamo lasciare che il nostro brand sia privo di gestione e che le informazioni contenute nei vari canali non siano aggiornate. Per le ricerche vocali è indispensabile la presenza brand online su più canali possibili e con più informazioni strutturate. Siete un ristorante? Ricordatevi di mettere il vostro menù. Un hotel? I prezzi sono fondamentali.

La ricerca local sarà più forte che mai: gli assistenti vocali si baseranno soprattutto su questo, ricerche locali, ricerche filtrate soprattutto per aggettivi come ‘migliore’ ‘più popolare’: i risultati saranno filtrati dal numero di recensioni (positive ovviamente) e dalla località dove si trova l’utente nel momento della ricerca.
State facendo recensire la vostra struttura anche su Google? Sarà indispensabile!
😉

speech-brightonseoL’ottimizzazione di un sito e la propria presenza online non dipendono, ormai, più dalle keywords, ma dalla presenza del nostro brand su più canali e con più modalità di ricerca, non solo digitata, parlata e senza schermo.

Il futuro della ricerca non è in mano solo agli assistenti vocali, ma anche a uno strumento che è già in mano nostra, all’interno del nostro device: la fotocamera.

Con lo sviluppo sempre più incalzante della realtà virtuale e di applicazioni legate ad esso, la ricerca potrà avvenire senza parole chiave e senza parlare: sono tantissimi gli strumenti di integrazione della realtà attraverso la fotocamera del dispositivo mobile, semplicemente caricando una foto e scoprire dove si può acquistare o trovare il determinato oggetto che abbiamo fotografato o come starebbe un nuovo mobile all’interno della nostra cucina, tramite un’esperienza di realtà aumentata.
Tutto l’intervento di Purna Virji sull’utilizzo della fotocamera come nuovo ‘search box’ è disponibile qui (intervento in inglese).

Il futuro non è solo negli strumenti, ma anche nei mercati: è così che Will Cecil ci ha parlato di come affacciarsi su mercati in crescita, come dobbiamo affrontare un mercato e dove non dobbiamo ‘abbassare la guardia’ se vogliamo dei risultati sia di visibilità che di posizionamento mediocri e in cui si perde ‘credito’ nei confronti del mercato in cui lavoriamo e degli utenti.

Un dato importate che Will Cecil ha condiviso è come abbiamo il 71% di possibilità IN MENO di posizionare il nostro sito su un mercato straniero se utilizziamo una traduzione like-like (come quelle da translate automatici).

La mattinata prosegue in sala Audit, dove seguo interventi legati alla ‘migrazione dei siti’ e come evitare perdite di posizionamento nel trasferimento, la realizzazione di script automatici per l’automazione dei controlli da effettuare sui siti e come migliorare i controlli dei siti web attraverso il Machine Learning.

sala-brightonseoLa pausa pranzo è arrivata velocemente e l’ho trascorsa insieme al gruppo Brighton Digital Women, un gruppo formato da ‘marketer entusiaste’, che hanno dato vita a un evento dentro a un altro evento. Un confronto con altre ragazze sul mondo del marketing, sulla figura della donna all’interno dell’attuale mercato digitale e su metodologie di lavoro. Un incontro stimolante, dove ho potuto scoprire come altre realtà, agenzie e altre donne, affrontano ogni giorno il mondo digital e del lavoro.

digital-women-lunch

Il pomeriggio è cominciato con l’intervento di Adrian Phipps in sala plenaria che ha mostrato le metodologie di posizionamento nella posizione ‘zero’ cioè l’Answer Bow: molto spesso, Google, offre una risposta alle nostre domande nella pagina di ricerca. Basterà cercare informazioni su ricette, testi di canzoni, giorni di nascita o informazioni su personaggi famosi e vedremo molti risultati svettare nell’answer box.

Insieme a Polly Pospelova abbiamo visto come trarre vantaggio a livello di posizionamento nelle SERP attraverso lo studio delle metriche utilizzate dallo stesso Google sulla valutazione dell’esperienza utente nel sito: click, bounce rate alla serp, permanenza nel sito ecc e come fare ad aumentare queste metriche strutturando le nostre pagine web in maniera da catturare l’attenzione dell’utente già dai risultati di ricerca e tenerlo il più possibile nelle nostre pagine.

Ho trascorso il resto del pomeriggio in sala Onsite e Search Quality per scoprire novità sul miglioramento delle strutture dei siti e su come ragionano i ‘quality rater’ e le linee guida adottate per la valutazione dei siti web per poter migliorare le strutture dei siti e la promozione di essi, rimanendo nel ‘campo seminato’ di Google.

La giornata è giunta al termine con un panel di Rory Sutherland, un intervento fantastico sul mondo del digital e della promozione online e di come stiamo pagando la pubblicità per ‘annoiare’ i nostri utenti, non rendendoci conto cosa crea davvero valore nei servizi che offriamo o nei prodotti che vendiamo.

speech-finale-brightonseo-2017

Forse una delle esperienze più belle, sicuramente speciale insieme a quella di Valencia dello scorso anno e del Be-Wizard! appena trascorso, in merito alla formazione.
Un momento che vale la pena vivere per confrontarti con realtà lontane anche dal tuo raggio di azione, ma che ti permettono di avere uno sguardo sul futuro e su un altro mercato e trovare una strategia per giocare d’anticipo anche nel tuo.

 

Richiedi informazioni: