Il turismo è uno dei mercati più appetibili online. Non è strano, quindi, che tutti i grandi player abbiano scelto di essere presenti online quando si parla di marketing per il turismo e strutture ricettive: dalle OTA ai comparatori di prezzi fino ai motori di ricerca.
Nel 2016, Google ha presentato la sua prima versione di “Book on Google”, un processo di prenotazione degli hotel direttamente dai risultati di ricerca. A distanza di due anni, proprio il mese scorso, la catena alberghiera internazionale Choice Hotels International ha deciso di attivare la possibilità di prenotare le proprie strutture direttamente dai risultati di ricerca di Google, senza obbligare l’utente a visitare i siti degli hotel.
Una decisione importante che potrebbe portare la catena alla perdita di numerose visite a fronte di prenotazioni più veloci e dirette.
Google ha promosso questo servizio come una semplificazione dei processi di prenotazione per gli utenti: infatti, in un percorso lineare, gli utenti non dovranno inserire nemmeno i loro dati: se l’utente è loggato, Google userà i dati del suo account e bisognerà solo scegliere la camera, la tipologia di soggiorno e la durata.
Come si è arrivati a “Book on Google”?
Fino a poco tempo fa, i processi decisionali in fatto di vacanze erano piuttosto definiti: le persone usavano Google e i social network per trovare ispirazione; Google, TripAdvisor o altri siti reputazionali per cercare conferme ed esperienze di altre persone; dopo aver scelto l’hotel, si passava su Trivago per una comparazione di prezzi, per poi finalizzare la prenotazione su Booking nell’ 80-90% dei casi e condividere l’esperienza di viaggio su TripAdvisor, una volta rientrati a casa.
Con il passare del tempo e con l’aumento della capacità degli utenti di fare ricerche online ricerca, tutto il flusso è stato rivoluzionato: adesso, Google è diventato il protagonista indiscusso di tutte le fasi: ispirazione, ricerca, comparazione e condivisione dell’esperienza: l’ispirazione grazie alle foto condivise dagli altri utenti, la ricerca tramite risultati a pagamento con Google Ads o risultati organici, la comparazione con Google Hotel Ads fino alla condivisione dell’esperienza con Google+ (ormai non più usato) e le recensioni direttamente su Google.
Questo stravolgimento della routine dell’utente ha portato Google a cercare strategie nuove e nuovi servizi per essere presente in qualsiasi momento della ricerca e della prenotazione dell’hotel: “Book on Google” nasce proprio da questa esigenza.
Perché nasce “Book on Google”?
Da sempre Google mette al primo posto i suoi utenti. In fondo, il colosso di Mountain View è un intermediario tra l’azienda che ha un sito internet e gli utenti finali: non vuole fare “brutta figura” proponendo siti lenti, dalla cattiva user-experience, non facili da comprendere o da navigare. Per risolvere alla radice questo problema, dunque, propone un percorso di prenotazione più snello e veloce, per evitare “traumi” soprattutto per chi naviga da dispositivo mobile.
Ma lo scopo non è solo legato al “benessere” degli utenti: un comparto come quello turistico, in cui i portali, le OTA, ma anche le singole strutture turistiche investono ogni giorno moltissimi soldi, non poteva non attirare l’attenzione di un gigante come Google. Riuscendo a gestire direttamente le prenotazioni, Google può raccogliere una mole sempre maggiore di dati sugli utenti: informazioni su viaggi e destinazioni, preferenze, tipologie di hotel preferiti ect…
Chi può accedere a “Book on Google” e come funziona.
Tutti gli hotel e le OTA che hanno acquistato il servizio di Google Hotel Ads possono attivare “Book on Google”: se hai un booking engine tra quelli che attualmente possono accedere al programma Google Hotel Ads, potrai accedere anche al programma Book on Google. Quando un utente cercherà un hotel o digiterà il nome di una catena di hotel, potrà decidere se visitare direttamente il sito internet della struttura, come succede già adesso, accedere al miglior offerente tramite Google Hotel Ads e, tra le varie opzioni, scegliere se prenotare direttamente su Google.
In quest’ultimo caso, una volta selezionata la camera, il periodo di riferimento e il numero di notti, Google richiederà le informazioni per prenotare o il login a Google; dopo il login si potrà procedere inserendo e confermando i dati per il pagamento. L’utente riceverà due email: una di conferma prenotazione da Google e un’altra di conferma definitiva di prenotazione da parte della struttura o dell’OTA che ha utilizzato il servizio “Book on Google”.
Quanto costa “Book on Google”?
Tieniti forte: il costo è ZERO. Sì, hai letto bene, non costa nulla. Questo perché si tratta di un servizio già compreso in Google Hotel Ads, che ha già un costo da sostenere. In cambio Google vuole raccogliere le informazioni degli utenti.
Tu sei disposto a condividere questi preziosi dati con Google in cambio di un aumento di visibilità e, di conseguenza, delle prenotazioni?