Le ricerche hanno la coda lunga

Le ricerche hanno la coda lunga

Il concetto di coda lunga venne introdotto per la prima volta nel 2004 dal lungimirante giornalista americano Chris Anderson. The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More è il titolo del libro di Anderson dato alle stampe nel 2006 in cui si spiega il nuovo modello economico e commerciale. In breve nella long tail si annidano tutti i possibili interessi verso un prodotto, soprattutto quelli non scontati, tutti i possibili pubblici che il prodotto può attrarre, comprese le famose nicchie di mercato, tutte le occasioni di vendita, anche molto successive al lancio del prodotto. In pratica con la sua teoria,  il modello di business di massa  che prevede la produzione industriale di prodotti sicuri per esigenze standardizzate, viene ribaltato, o per lo meno affiancato, da un business capace di valorizzare una domanda più varia e diversificata.

Il grande successo di questo modello si deve alla immediata associazione con le possibilità offerte dal web, la rete infatti rappresenta un luogo privilegiato per intercettare nicchie di mercato. Chi non vende prodotti di largo consumo ma merci rare o di interesse per un pubblico selezionato può garantirsi attraverso il web un’audience internazionale e fortemente motivata all’acquisto. D’altro lato i bassi costi della comunicazione online permettono anche a piccoli produttori (compresi autori di libri, blogger, fotografi, registi, musicisti indipendenti) di farsi conoscere e incontrare il proprio pubblico quasi con la stessa facilità di brand dalla fama internazionale.

Restando in ambito web ma avvicinandoci ad oggi ed estendendo il concetto a tutti i soggetti del mercato, la teoria della coda lunga si è dimostrata esemplare per diverse attività di web marketing, dalla pay per click alle attività di posizionamento naturale sui motori di ricerca. Da un’analisi dei dati del vostro sito su Google Analytics scoprirete per esempio che una fetta piuttosto consistente delle ricerche che hanno portato utenti sulle vostre pagine deriva da chiavi di ricerca non prevedibili, e per questo non troppo comuni, ma che sommate tutte insieme rappresentano una grande parte delle visite ottenute.

Con l’affermarsi della supremazia dei motori di ricerca, Google ovviamente in testa a tutti, e con il progressivo spostamento di ogni tipo di attività commerciale sul web, chi naviga oggi sa di poter trovare online qualsiasi cosa, e anzi, spesso molto di più di quello che gli sarebbe utile. Per questo le ricerche si sono fatte sempre più specifiche. Se prima la ricerca avveniva o per nome del brand o per caratteristiche principali, quindi per esempio “hotel Rosa ” oppure “albergo Rimini”, oggi le ricerche hanno la coda sempre più lunga, sono composte da almeno 4-5 termini (per esempio “offerta hotel vicino alla fiera per Rimini Wellness 2013”) utili a scremare una miriade di risultati che non interessano. Lo stesso Google da qualche tempo ha introdotto il completamento automatico che propone diverse chiavi di ricerca specifiche e composite per risparmiare tempo e offrire un miglior risultato all’utente.

Individuare chiavi di ricerca differenti per i vostri prodotti, servizi e per le pagine del vostro sito diventa strategico nel momento in cui siete voi direttamente ad inserire contenuti  online, tornando all’esempio di prima le pagine dedicate alle offerte del vostro hotel, ma anche le schede prodotto per un e-commerce, i post del blog aziendale, quelli su forum e social network. Applicare lo stesso principio a campagne di pay per click garantisce risultati migliori a costi inferiori. Adwords per esempio attribuisce un Quality Score alle vostre campagne su Google fondato sulla qualità dei contenuti, tanto meglio la campagna è ottimizzata e gestita, tanto più il vostro sito sarà premiato con visibilità e click a minori costi. Affidare ad un professionista le vostre campagne Adwords o gestirle con attenzione a parametri di qualità, significa anche individuare le giuste keyword di coda lunga, meno costose e più pertinenti sia per Google che per utenti sempre più selettivi e attenti alla qualità dei vostri contenuti online.

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