“Google AdWords sei fuori!”. Ebbene sì, dalle parti di Mountain View hanno deciso di vestire i panni del più recente Briatore e dare il ben servito alla piattaforma che li ha resi celebri nel mondo dell’advertising. Quindi è proprio vero che AdWords non esiste più? Non proprio. Da mesi chiunque era a conoscenza del cambio di veste dell’interfaccia, ma solo a luglio si è venuti a conoscenza del rebranding della piattaforma: il 24 luglio Google AdWords è andato in pensione per lasciare spazio a Google Ads.
In fondo per gli addetti ai lavori quest’ultima novità non era poi così importante ed era passata in secondo piano rispetto alla nuova forma dell’interfaccia che, invece, ha portato tanti cambiamenti (e al momento anche tanti bug!).
Ma non è tutto, anzi il bello deve ancora arrivare. Il 10 luglio, durante il Google Marketing Innovations Keynote, sono state annunciate tutte le novità che riguarderanno il nuovo Google Ads e alcune di queste sono una vera e propria rivoluzione; in particolare, le novità riguarderanno il mondo del travel e il machine learning: il machine learning è lo spauracchio principale degli specialisti del settore perché tende a rendere il sistema sempre più autonomo e intelligente, in grado di auto-ottimizzarsi per raggiungere performance sempre più elevate. Per gli albergatori, la grande novità sta nel fatto che Google Ads ingloberà tutte le precedenti funzionalità di AdWords più HPA (Hotel Ads) in un’unica piattaforma.
Andiamo con ordine ed esaminiamo le novità più interessanti:
- Responsive Search Ads: dopo il grande successo che stanno avendo gli annunci responsive nelle campagne Display, Google introdurrà degli annunci adattabili a ogni schermo anche sulle campagne Search. Questa esigenza è nata dalla necessità della “rilevanza”: con l’intento di sovvertire l’idea che la pubblicità è solo spazzatura, Google chiede ai suoi inserzionisti di creare annunci rilevanti, trasparenti e affidabili, che aggiungano valore all’esperienza di chi effettua una ricerca. Il machine learning viene quindi in aiuto agli addetti ai lavori: grazie al machine learning sarà possibile combinare titoli e descrizioni differenti per fornire l’annuncio più pertinente possibile, secondo gli interessi del potenziale cliente. Sarà sufficiente fornire al sistema 15 titoli e 4 righe di descrizione, dopodiché Google farà il resto. Si stima che questi annunci responsive saranno in grado di garantire fino al 15% di click in più. Inoltre, saranno più visibili e lunghi in quanto comprenderanno 3 titoli da 30 caratteri e 2 righe di descrizione da 90 caratteri: il 90% in più di testo rispetto a quelli attuali.
- Landing Page Score: una nuova metrica, che permetterà di misurare la velocità di caricamento delle pagine associando un punteggio in una scala da 1 a 10. Google dà sempre più importanza all’esperienza dell’utente e, specialmente da mobile, il caricamento delle pagine è un fattore critico. Non a caso è uno degli elementi che influenza il tanto dibattuto punteggio di qualità delle keyword e degli annunci che compongono le nostre campagne.
- Smart Campaigns: saranno una sorta di nuovo AdWords Express? La logica di base è sicuramente molto simile, ovvero permettere alle piccole realtà, che non hanno molto tempo e grandi risorse da investire, di creare e mettere online campagne iper-semplificate che non necessitano di una gestione e di ottimizzazione continua. Il vero “plus” di queste campagne sarà la possibilità di creare in automatico landing page auto-ottimizzate, se non si possiede un sito internet. Ma tu hai già un sito internet, non è vero?
- Hotel Campaigns: si tratta di fatto di un metamotore di ricerca prezzi: come funziona? Quando un utente effettua una ricerca su Google, oltre ai classici risultati organici e a pagamento, appare una casella che permette di individuare i prezzi e le disponibilità della struttura ricettiva senza uscire da Google. Si tratta delle uniche inserzioni che permettono di supportare un collegamento diretto al booking engine dell’hotel. Questa peculiarità rende tali inserzioni estremamente efficaci nel generare prenotazioni. Google ha quindi deciso che includerà in Google Ads questo potente strumento, con lo scopo di renderlo maggiormente personalizzabile e targetizzabile da parte degli inserzionisti; la speranza è che ciò si traduca in una migliore esperienza degli utenti e, di conseguenza, in un miglioramento delle performance.
Queste le novità sicuramente più interessanti, ma tante altre riguarderanno le campagne YouTube, Shopping e le campagne locali. Per queste ultime è stata preannunciata l’introduzione di un nuovo e attesissimo rapporto per monitorare il flusso di utenti che si recano in un negozio fisico dopo aver visto delle campagne local su Google Ads. L’obiettivo sarà favorire le visite in negozio, tracciando con grande precisione quante di queste visite sono merito delle campagne locali.
Quando potrai provare queste nuove funzioni di Google Ads? Le prime beta dei vari strumenti annunciati verranno rilasciate entro la fine del 2018, per poi diventare pienamente operative nell’anno che verrà. Sempre più funzioni, tipologie di campagne, opportunità da sfruttare: il machine learning farà da padrone, ma siamo così sicuri che la componente umana perderà importanza?
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