Sono giornate intense, lunghe, impegnative ma decisamente costruttive.
Oltre il 90% degli albergatori hanno deciso di affrontare la stagione 2020 riaprendo le porte ai propri clienti.
Gli ultimi lo faranno tra questo week end e il prossimo.
Siamo ampiamente partiti.
Ora che gli ormeggi sono stati mollati il tempo dei pensieri, dei dubbi e delle proiezioni sono decisamente finiti.
Sono finiti anche i momenti delle opinioni, sono finiti i momenti dei lamenti e sono finiti i momenti “della mia situazione è diversa”.
Se hai aperto e stai lottando per ogni singola prenotazione non c’è nulla di diverso da chi, come te, sta affrontando la stessa medesima sfida.
Le chiacchiere sono ZERO, le prenotazioni entrano copiose giorno dopo giorno.
Le richieste sono continue: mail, telefono, WhatsApp, Messenger, ogni canale possibile è intasato da chi richiede un preventivo o cerca una rassicurazione sulle misure di sicurezza.
Passiamo ore ed ore a parlare con i clienti, a rassicurarli e a dargli conferma oggettiva di quanto tutto sia tornato al suo posto.
Solo negli ultimi 15 giorni, rispetto agli stessi 15 giorni del 2019, abbiamo registrato dati pazzeschi:
- +26,1% di richieste;
- +50,6% di prenotazioni confermate e CAPARRATE;
- +63,3% di fatturato (la base d’asta è 20,90 MILIONI DI EURO, non proprio due spicci)
Non parliamo quindi di ottimismo, visioni o dati forvianti.
Parliamo di una fotografia MOLTO reale, (seppur parziale perché come sempre i dati che riporto sono il frutto di VENDITE DIRETTE e non intermediate), di un’Italia che reagisce, che non si arrende e che lotta per riavere la propria dignità.
Dignità che questo maledetto mostro invisibile ha tentato in tutti i modi di strapparci, ma alla fine saremo noi a spuntarla.
Tutto sta crescendo, giorno dopo giorno, ma purtroppo non basterà.
Serve ora uno sforzo in più.
Siamo chiamati a fare cose che non abbiamo (forse) MAI fatto prima.
I numeri crescono ma non bastano per tutti, in nessun modo possono appagare la fame di tutti gli albergatori e non possono riempire le camere di ogni struttura come normalmente avviene in un anno normale.
Questo perché NON siamo in un anno normale.
È il momento di investire il DOPPIO di quanto avresti fatto in un giugno o in un luglio qualsiasi, di testare campagne differenti, di fare recall continui e di richiamare i tuoi clienti uno ad uno.
In sostanza tutto ciò che NON è stato fatto tra marzo e maggio deve essere fatto ORA in meno di 30 giorni.
90 giorni condensati in 30.
Le prenotazioni ci sono, non lo dico io, lo dicono i numeri, vanno però conquistate, accaparrate e “meritate”.
Le prenotazioni non arrivano mai da sole; per cui aspettare che il caldo arrivi, come qualcuno potrebbe pensare non è tra le opzioni.
Le prenotazioni vanno comprate, vanno prese e conquistate prima che lo faccia il tuo competitor.
Sono lì, ma vanno meritate.
PS: nell’immagine c’è il mare della Romagna, il mare di Rimini come appare dal giardino di casa mia.
In realtà quello che vedo o forse immagino, dove cielo e mare sembrano abbracciarsi, in un momento di stanchezza misto felicità, è la nostra estate.
L’estate degli albergatori Italiani.
LA TUA ESTATE.